RASSEGNA "A TEATRO NEL PARCO"
Venerdì 14 Luglio ore 21 | Giardini ex Chiesa Santa Croce (Cantiere Parco Archeologico) - Via Sant'Antonio, Manduria
Indicazioni stradali: https://maps.app.goo.gl/DTXtEUdBeM5Y93Dc7
Ultimo appuntamento teatrale nel Parco Archeologico di Manduria, con lo spettacolo di commedia dell’arte “Tartaglia Tarantato”, venerdì 14 luglio con inizio ore 21.00 e accesso libero senza prenotazione. Info: 368.7305100, il programma completo cliccando sul link in fondo alla pagina.
Tartaglia Tarantato, recensione.
“Quella proposta dalla Compagnia Theatrum è una farsa interessante dal punto di vista drammaturgico per l’influenza esercitata sul suo autore dalla Commedia dell’Arte. Rispetto agli omologhi testi coevi noti, anche questo vivace canovaccio utilizza pochi personaggi, divisi in innamorati ricambiati (Angela e Valerio), aiutati dal furbo Brighella e dal balordo Arlecchino, ostacolati dalla debole opposizione di Tartaglia (che ignora l’amore della figlia per Valerio). A questi personaggi si aggiungono tre medici impostori. Lo scenario ci restituisce la vitalità e la freschezza che i canovacci dell’Arte ancora avevano alla fine del Settecento e che conservano anche oggi. Nel felice adattamento di Bonavera è aggiunta in maniera funzionale una servetta, Corallina. A dispetto di un’architettura semplice, lo scenario, al pari degli altri stesi dall'Albergati, ha un andamento mosso, che lascia trasparire un limitato interesse per l’intrigo, a tutto vantaggio dell’attenzione verso situazioni mantenute su un livello di verosimiglianza. Vi è il rifiuto di tratti triviali e sguaiati, come pure di quelli troppo vistosi e ridondanti. Basti pensare al trattamento cui è sottoposta la maschera di Tartaglia che ricorda da vicino quella di Pantalone per l’avarizia, attestata dalla preoccupazione per dover sborsare dei soldi per il consulto dei medici, chiamati per guarirlo, e per i comportamenti mutevoli nel corso della giornata: ora vaneggia, ora è furioso e collerico. Con un esercizio come questo, di grande misura ed eleganza, Albergati offre un omaggio, affettuoso e garbato, alla declinante Commedia dell’Arte e nel contempo costruisce un gradevole e amabile intrattenimento che scorre rapido e fluido, senza sbavature e ricorsi a inutili orpelli. Colto e intelligente, agile e convincente, questo scenario conferma la sua validità”
La trama.
L’intreccio dello scenario è semplice. Tartaglia Ragagni, avaro mercante, abitante a Roma, è corso nel Salento assieme alla figlia Angela e ai Servitori (le maschere di Brighella e Arlecchino) essendo stato informato che un fratello ivi residente è gravemente ammalato. All’arrivo però lo trova morto. Felicemente il fratello, con un testamento, ha lasciato Tartaglia erede universale di tutti i propri beni. Ma nell’atto di aprire una cassetta contenente il denaro, Tartaglia viene punto ad una mano da uno dei ragni di cui è piena la stanza. Da quel momento soffre atrocemente: non dorme più la notte e smania di giorno. Malfidato com’è, rifiuta però di dare alla figlia e a Brighella la chiave della camera nella quale è custodito il danaro necessario per le esigenze giornaliere. Si ricorre così al consulto di tre medici locali: Cassia, Manna e Acquafresca. che si riveleranno poi non essere altro che tre furbi ciarlatani. Nel frattempo il giovane e ricco romano Valerio, al fine di ottenere la mano di Angela, che lo ricambia, aiutato dal furbo Brighella, si fa carico, segretamente dei soldi necessari per il mantenimento di Tartaglia e della sua famiglia, per il pagamento dei tre medici e le medicature occorrenti fino alla sua avvenuta guarigione. Procurando egli i musicisti che ritualmente, secondo la tradizione popolare, guariranno il vecchio Tartaglia, e ottenuta la di lui fiducia, dichiara alla fine che prenderà in moglie Angela anche senza alcuna dote. Tartaglia rinuncia all’iniziale progetto di far sposare la figlia ad un anziano e la concede in sposa al suo guaritore.
Regia di Raffaele Margiotta. Compagnia Theatrum. Accesso libero. Info: 368.7305100