RASSEGNA "CHIESE D'INCANTO" - SCHIETTO COME PERLA - Il Seicento negli strumenti a pizzico in Italia, Spagna, Francia
Venerdì 3 Gennaio ore 19:30 | Manduria - Chiesa dell’Immacolata (via Pacelli)
[Natale a Manduria – “Chiese d’Incanto”] – Venerdì 3 gennaio 2025 terzo appuntamento del festival di musica antica “A mezza voce” con il concerto “SCHIETTO COME PERLA - Il Seicento negli strumenti a pizzico in Italia, Spagna, Francia”, ore 19.30 presso la Chiesa dell’Immacolata (via Pacelli), ingresso libero senza prenotazione, info: 368.7305100. Per il programma completo della rassegna, cliccare sul link in fondo alla pagina.
PROGRAMMA DELLA SERATA:
Francesco Corbetta Sinfonia a dui
Il tedesco della tiorba
Giovanni Girolamo Kapsberger (1580-1651)
Capona/
Toccata seconda Arpeggiata/Canario/Colascione
Le grand siècle
Robert de Visée (1655-1725)
Prélude/Chaconne/Villanelle/
La Furstemberg
Sopra la danza antica
Giovanni Girolamo Kapsberger Toccata VI/
Gagliarda V
Alessandro Piccinini (1566-1638) Passacaglia
Giovanni Girolamo Kapsberger Corrente VIII/
Gagliarda X
Battaglia di ciaccone
Robert de Visée Prélude
Nicolas Hotman (1610-1633) Chaconne
Alessandro Piccinini Ciaccona in partite variate
Gaspar Sanz (1640-1710) Chacona
Alessandro Piccinini Ciaccona mariona alla vera spagnola
Francesco Corbetta (1615-1681) Autre chaconne
La chitarra spagnola
Santiago de Murcia (1673-1739) Preludio
Francesco Corbetta e Gaspar Sanz Follia & Folia
Santiago de Murcia Fandango
Gaspar Sanz e Antonio de Santa Cruz Jácaras
Gaspar Sanz Canarios
Gabriele Natilla e Giuseppe Petrella | chitarre alla spagnola, arciliuto e tiorba
In uno dei periodi più fertili e innovativi nella storia della musica occidentale come il Seicento, gli strumenti a pizzico hanno svolto un ruolo centrale, offrendo possibilità timbriche, ritmiche ed espressive che hanno influenzato sia la musica sacra che quella profana. Se il liuto ha dominato il Rinascimento come accompagnatore della voce e per la riduzione delle composizioni polifoniche vocali, è all’alba del nuovo secolo diciassettesimo che appaiono le più vistose evoluzioni in questa famiglia di strumenti. Le esigenze delle Nuove Musiche (la Seconda Pratica, la melodia accompagnata) impongono ai liuti un’estensione verso il registro grave, e quindi doppi manici per accogliere corde lunghe. I maestri liutai vengono sollecitati con le richieste più bislacche e pian piano le forme degli strumenti si assestano. Fra gli altri vedono la luce l’arciliuto, evoluzione del liuto rinascimentale); la tiorba, il più grave della famiglia dei liuti; la chitarra a cinque cori, derivata da quella a quattro cori del Rinascimento e precedente quella a sei corde semplici dell’ottocento. Sono gli strumenti di questo concerto che esplorano, come conviene alle corde pizzicate, le ricche tradizioni musicali di tre grandi scuole europee: l’Italia, culla del Barocco, dove la sperimentazione e l’estro melodico raggiungono il loro apice; la Francia, con la sua raffinata estetica cortigiana e il gusto per le ornamentazioni elaborate; e la Spagna, patria di danze energiche e appassionate che si riflettono in una musica dal carattere profondamente ritmico. Attraverso questo programma, avrete l’opportunità di scoprire o riascoltare un mondo sonoro antico ed incredibilmente vivo, capace di parlare (a mezza voce!) ancora oggi con immediatezza attraverso l’intimo rapporto del musicista con questi strumenti, le cui corde cominciano laddove finiscono le dita. “Dico dunque, che fra le parti principali le quali si ricercano al buon suonatore, l’una, e molto importante è il suonare
netto e polito; di maniera che ogni minimo tocco di corda sia schietto, come perla, e chi non tocca in questa maniera è poco da stimarsi. E certamente grande diligenza conviene usarsi per suonare così, e in particolare in Francia, dove non si stima alcuno, il quale non suoni netto e delicato.” (Alessandro Piccinini, Intavolatura di liuto et di chitarrone/Libro Primo, Bologna 1623)
“A MEZZA VOCE” - Caro pubblico, ritorna con entusiasmo il festival musicale d’inverno. Sempre “a mezza voce”, quella adatta a pronunciare cose belle. Il programma sarà ancora più variato ed ancora più musicisti ci raggiungeranno. I momenti passati insieme lo scorso anno ci inducono a credere che la scommessa è stata vinta. Il successo e l’accoglienza che Manduria ci ha offerto ci hanno scaldato il cuore. Perciò oltre ai tre concerti di gennaio nel prezioso scrigno chiesa dell’Immacolata, abbiamo pensato ad un regalo di Natale: una grande Cantata Pastorale, prima della fine del vecchio anno. Forse quello nuovo non risolverà tutto, ma almeno in principio sarà la bellezza.” [Gabriele Natilla]
ORFEO FUTURO riunisce musicisti provenienti da diverse esperienze internazionali nel campo delle prassi esecutive storiche. Lavora su progetti inediti e di largo respiro, in particolare incrociando repertori antichi e contemporanei. Dal 2010 ad oggi ha realizzato centinaia di concerti e numerosi CD anche in collaborazione con altri artisti e gruppi; nel 2019 ha realizzato De L’Infinito, con musiche di Claudio Monteverdi e del compositore Gianvincenzo Cresta (1968) in collaborazione con il prestigioso ensemble vocale Spirito di Lione, sotto la direzione di Nicole Corti, che ha debuttato alla Biennale Musica di Venezia e poi in tour in Italia e Francia. Sempre con l’ensemble Spirito di Lione nel 2022 ha registrato la Missa in Illo Tempore di Claudio Monteverdi in un CD per Digressione Music. Con il sostegno di Puglia Sounds, nel settembre scorso ha tenuto una tournée nel nord della Francia e in Catalogna che ha riscosso un importante successo di pubblico.
CREDITS – Questa seconda edizione del Festival di musica antica “A mezza voce” è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Manduria nella persona dell’Assessore alla Cultura Vito Andrea Mariggiò, coadiuvato dal suo staff, in collaborazione con l’Arciconfraternita SS.Immacolata. “A mezza voce” si compone di quattro appuntamenti, nei giorni 29 dicembre 2,3,4 gennaio, a cura dell'ensemble Orfeo Futuro. La direzione artistica di “A mezza voce” è di Gabriele Natilla, il direttore artistico dell'ensemble Orfeo Futuro è Gioacchino De Padova. Si ringraziano i parroci e i frati per la disponibilità mostrata e per aver condiviso il progetto. Si ringrazia lo staff organizzativo dell’Assessorato alla Cultura (Patricia Kulcsar, Dario Pinelli, Roberto Dostuni, Popularia OdV) per la consulenza e il supporto operativo.